He Jiankui è pericoloso. Stiamo facendo il suo gioco?

Lo scienziato cinese che ha messo al mondo le prime bambine con il genoma editato è uscito dal carcere la scorsa primavera ed è in cerca di attenzione. Twitta foto sorridenti annunciando di aver aperto un laboratorio a Pechino. Afferma di volersi dedicare alle malattie rare. Va a caccia di fondi che speriamo nessuno gli voglia dare. Nel pessimo esperimento che lo ha reso famoso ha violato tanti di quei principi etici che l’unica cosa che ci si può augurare è che cambi lavoro. È opportuno che testate autorevoli e istituzioni prestigiose gli diano una ribalta per questo suo tentativo di tornare sulla scena?

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Come stanno le tre bimbe CRISPR?

Rielaborazione di un disegno di Stefano Navarrini con elemento grafico IGI

Destreggiandosi fra i no-comment e le dichiarazioni rilasciate a patto di mantenere l’anonimato, Nature Biotechnology ha fatto il punto sul caso delle due gemelline nate in Cina nell’autunno del 2018 e sul terzo bebè CRISPR venuto alla luce pochi mesi dopo nell’ambito dello stesso progetto. Il nome di fantasia assegnato a quest’ultimo implica che sia un’altra femmina: Amy. Le prime due possiamo continuare a chiamarle Lulu e Nana, gli pseudonimi scelti tre anni fa dal biofisico dell’università di Shenzhen He Jiankui per annunciarne la nascita su YouTube. La rivelazione arrivò dopo uno scoop giornalistico e venne confermata dallo scienziato stesso al Summit internazionale sull’editing del genoma umano che si teneva a Hong Kong. (Continua su Osservatorio Terapie Avanzate)

Editing ereditabile: in Italia si può?

Nelle mappe globali pubblicate dal CRISPR Journal il nostro paese rappresenta un’anomalia. L’articolo 13 della legge sulla fecondazione assistita e la ratifica incompleta del protocollo di Oviedo sortiscono il paradossale effetto teorico di lasciare la porta socchiusa ai bambini geneticamente modificati.

Guardatela bene questa mappa, è contenuta nella più dettagliata e aggiornata analisi mai pubblicata sulle politiche varate nel mondo a proposito di editing degli embrioni umani. Si riferisce, in particolare, all’editing effettuato a scopo riproduttivo, non a scopo di ricerca.

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Carcere per le bimbe CRISPR, è giusto?

Il 2019 si è chiuso con la notizia della condanna a tre anni di detenzione per He Jiankui, il ricercatore cinese che ha usato CRISPR per far nascere le prime bimbe con il DNA modificato. Non è chiaro se nel computo sia compreso l’anno già trascorso agli arresti domiciliari da He, che non potrà più svolgere ricerche con embrioni umani e dovrà pagare una multa di 429.000 dollari. Anche due dei suoi collaboratori dovranno scontare una condanna in carcere, ma più breve.

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Nuove rivelazioni sulle CRISPR babies

Grazie a uno scoop di Antonio Regalado, la comunità scientifica internazionale ha finalmente a disposizione qualche prezioso elemento in più per valutare l’esperimento che nell’ottobre del 2018 ha portato alla nascita delle due gemelline cinesi con il DNA geneticamente editato. La MIT Technology Review non ha rivelato l’identità della sua fonte, ma ha pubblicato ampi stralci del manoscritto inviato circa un anno fa a Nature, al Jama e a bioRxiv da He Jiankui (continua sul sito di Osservatorio Terapie Avanzate).

Bambine CRISPR. A che punto siamo un anno dopo l’annuncio shock

Il 26 novembre del 2018 l’Associated Press batteva la notizia dei primi esseri umani geneticamente modificati prima di nascere, pubblicando il video-annuncio di un biofisico cinese di nome He Jiankui. Due giorni dopo lo scienziato veniva scortato sul palco del Summit internazionale sull’editing del genoma umano in corso a Hong Kong per la prima e unica presentazione ufficiale dei dati, seguita da un dibattito con domande incalzanti e risposte evasive.

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Histoire d’He. Dallo shock alla moratoria

gettyimages-463014801Sono passati più di tre mesi da quando He Jiankui ha comunicato al mondo la nascita dei primi esseri umani geneticamente editati, e nel frattempo le riflessioni maturate all’interno della comunità scientifica si sono concretizzate nella richiesta di una moratoria internazionale su questo genere di esperimenti. All’azione (avventata) di un oscuro ricercatore dell’università SUSTech di Shenzhen è seguita la reazione (condivisibile) di diciotto fra i più affermati genetisti e bioeticisti di sette paesi. (L’articolo continua sul sito dell’Osservatorio Terapie Avanzate)

2018: il meglio e il peggio di CRISPR

2018 cover scoperta dell'annoScoperta dell’anno, caduta dell’anno, personaggio dell’anno. CRISPR fa capolino in tutte e tre le classifiche stilate dalle grandi riviste scientifiche alla fine di dicembre. Il controverso annuncio delle due bambine geneticamente editate in Cina è stato ricordato sia da Science (Breakdowns of the year. What went wrong in the world of science in 2018) che da Nature (Nature’s 10. Ten people who mattered this year). Ma vale la pena sottolineare che CRISPR ha avuto anche un ruolo chiave nel filone di studi che ha vinto il titolo di “breakthrough of the year” secondo Science (Development cell by cell. With a trio of techniques, scientists are tracking embryo development in stunning detail). Infatti CRISPR consente di marcare il genoma di ogni cellula con una specie di codice a barre che viene passato alle cellule figlie. Grazie a queste targhette identificative è possibile seguire il destino delle singole linee cellulari, seguendone le trasformazioni all’interno degli embrioni in via di sviluppo. Con questo approccio sarà più facile scoprire come le cellule si moltiplicano e si specializzano per formare i diversi organi, ad esempio il cuore oppure il cervello, e capire che succede quando qualcosa va storto.

Le CRISPR babies e i media. Ci siamo assuefatti?

prime pagineDall’annuncio delle gemelline editate in Cina sono passate 3 settimane ed è tempo di bilanci. Sull’esperimento permangono i dubbi, una certezza comunque è lampante: per essere i primi esseri umani geneticamente modificati, le CRISPR babies non hanno sfondato sui media.

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