He Jiankui è pericoloso. Stiamo facendo il suo gioco?

Lo scienziato cinese che ha messo al mondo le prime bambine con il genoma editato è uscito dal carcere la scorsa primavera ed è in cerca di attenzione. Twitta foto sorridenti annunciando di aver aperto un laboratorio a Pechino. Afferma di volersi dedicare alle malattie rare. Va a caccia di fondi che speriamo nessuno gli voglia dare. Nel pessimo esperimento che lo ha reso famoso ha violato tanti di quei principi etici che l’unica cosa che ci si può augurare è che cambi lavoro. È opportuno che testate autorevoli e istituzioni prestigiose gli diano una ribalta per questo suo tentativo di tornare sulla scena?

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Il creatore delle bimbe CRISPR è libero. E ora?

Lo scoop è stato messo a segno ancora una volta da Antonio Regalado. Il giornalista della MIT Technology Review è stato il primo a dare la notizia della liberazione di He Jiankui, noto anche con la sigla JK. Contattato al telefono, lo scienziato si è limitato a rispondere “non è il caso di parlare adesso” e ha riagganciato. Ma i media difficilmente si accontenteranno di questo no-comment e la comunità scientifica segue gli sviluppi con apprensione. Nel novembre del 2018 era stato sempre Regalado a sganciare la breaking news, alla vigilia del secondo Summit Internazionale sull’Editing del Genoma Umano, con un pezzo intitolato “Scienziati cinesi stanno creando bambini CRISPR”. (Continua su Osservatorio Terapie Avanzate)

Come stanno le tre bimbe CRISPR?

Rielaborazione di un disegno di Stefano Navarrini con elemento grafico IGI

Destreggiandosi fra i no-comment e le dichiarazioni rilasciate a patto di mantenere l’anonimato, Nature Biotechnology ha fatto il punto sul caso delle due gemelline nate in Cina nell’autunno del 2018 e sul terzo bebè CRISPR venuto alla luce pochi mesi dopo nell’ambito dello stesso progetto. Il nome di fantasia assegnato a quest’ultimo implica che sia un’altra femmina: Amy. Le prime due possiamo continuare a chiamarle Lulu e Nana, gli pseudonimi scelti tre anni fa dal biofisico dell’università di Shenzhen He Jiankui per annunciarne la nascita su YouTube. La rivelazione arrivò dopo uno scoop giornalistico e venne confermata dallo scienziato stesso al Summit internazionale sull’editing del genoma umano che si teneva a Hong Kong. (Continua su Osservatorio Terapie Avanzate)

Editing ereditabile: in Italia si può?

Nelle mappe globali pubblicate dal CRISPR Journal il nostro paese rappresenta un’anomalia. L’articolo 13 della legge sulla fecondazione assistita e la ratifica incompleta del protocollo di Oviedo sortiscono il paradossale effetto teorico di lasciare la porta socchiusa ai bambini geneticamente modificati.

Guardatela bene questa mappa, è contenuta nella più dettagliata e aggiornata analisi mai pubblicata sulle politiche varate nel mondo a proposito di editing degli embrioni umani. Si riferisce, in particolare, all’editing effettuato a scopo riproduttivo, non a scopo di ricerca.

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Carcere per le bimbe CRISPR, è giusto?

Il 2019 si è chiuso con la notizia della condanna a tre anni di detenzione per He Jiankui, il ricercatore cinese che ha usato CRISPR per far nascere le prime bimbe con il DNA modificato. Non è chiaro se nel computo sia compreso l’anno già trascorso agli arresti domiciliari da He, che non potrà più svolgere ricerche con embrioni umani e dovrà pagare una multa di 429.000 dollari. Anche due dei suoi collaboratori dovranno scontare una condanna in carcere, ma più breve.

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Nuove rivelazioni sulle CRISPR babies

Grazie a uno scoop di Antonio Regalado, la comunità scientifica internazionale ha finalmente a disposizione qualche prezioso elemento in più per valutare l’esperimento che nell’ottobre del 2018 ha portato alla nascita delle due gemelline cinesi con il DNA geneticamente editato. La MIT Technology Review non ha rivelato l’identità della sua fonte, ma ha pubblicato ampi stralci del manoscritto inviato circa un anno fa a Nature, al Jama e a bioRxiv da He Jiankui (continua sul sito di Osservatorio Terapie Avanzate).

Bambine CRISPR. A che punto siamo un anno dopo l’annuncio shock

Il 26 novembre del 2018 l’Associated Press batteva la notizia dei primi esseri umani geneticamente modificati prima di nascere, pubblicando il video-annuncio di un biofisico cinese di nome He Jiankui. Due giorni dopo lo scienziato veniva scortato sul palco del Summit internazionale sull’editing del genoma umano in corso a Hong Kong per la prima e unica presentazione ufficiale dei dati, seguita da un dibattito con domande incalzanti e risposte evasive.

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Dopo le CRISPR babies si scalda la ricerca sul gene CCR5

bimbe che gattonanoSe lo scienziato cinese He Jiankui ha detto la verità, Lulu e Nana ora dovrebbero avere otto mesi. L’età in cui molti bebè iniziano a gattonare. Pechino ha fatto calare una cortina di segretezza sull’esperimento, non sappiamo nulla, dunque, dello stato di salute di queste piccole con il DNA manipolato nel tentativo di creare uno scudo genetico contro il virus HIV. Grazie al lavoro di altri gruppi, però, stiamo imparando a conoscere sempre meglio il gene che è stato intenzionalmente messo fuori uso nelle gemelline. Cosa possiamo aspettarci dunque per queste creature prematuramente uscite dalla fantascienza per muovere i primi passi nel mondo reale? E cosa possiamo dedurne per chi ha ricevuto in dote da madre natura, anziché da un bisturi genetico, quello stesso gene mutato? Ne ho parlato con Guido Poli, del San Raffaele di Milano, e ne ho scritto sul Corriere Salute. Il pezzo completo si può leggere qui.

CRISPR news: il bello, il brutto e il cattivo

READ THE NEWSIl debutto extraterrestre di CRISPR: storico esperimento sulla Stazione spaziale internazionale per studiare gli effetti delle radiazioni sul DNA.

Nuovi timori per le bambine editate: secondo uno studio pubblicato su Nature Medicine il gene che è stato modificato in Cina potrebbe avere ricadute negative sulla longevità.

Fecondazione senza scrupoli: le email ricevute da He Jiankui rivelano l’esistenza di cliniche interessate a editare embrioni umani a scopo riproduttivo, a Dubai e altrove.