Un podcast sulle piante editate in Italia

Cinque puntate, di una ventina di minuti ciascuna, per raccontare lo stato dell’arte delle nuove biotecnologie (NGTs o TEA che dir si voglia) in Italia. In questo podcast voluto dal più importante ente di ricerca agroalimentare del paese (CREA, affiliato al Ministero dell’agricoltura) potrete sentire la voce di tanti ricercatori e ricercatrici, rappresentanti delle istituzioni che si sono impegnati su questo tema e dirigenti delle organizzazioni che rappresentano gli agricoltori. Buon ascolto!

TEA e non solo, il nuovo manifesto

Cibo per la Mente è un coordinamento di 18 associazioni della filiera agroalimentare italiana nato nel 2017 per promuovere l’innovazione in agricoltura. Oggi, a quasi otto anni di distanza dal primo manifesto, ne è stato presentato uno nuovo che cerca di rispondere alle sfide del presente e del futuro, tra crisi climatica, tensioni geopolitiche ed evoluzione dei consumi. L’evento si è tenuto ieri a Roma su iniziativa del Senatore Bartolomeo Amidei, nell’ambito dei lavori dell’Intergruppo parlamentare Made in Italy e Innovazione. Tra i punti chiave compaiono le TEA, ovvero le tecniche di evoluzione assistita tra cui spicca CRISPR. Segno che nel mondo produttivo c’è una diffusa consapevolezza dell’importanza del miglioramento genetico e che in Parlamento ci sono voci disposte a spendersi per una “agricoltura innovativa e sostenibile”.

Brevettare le piante TEA sarà possibile?

Bruxelles è alla ricerca di un compromesso sul nodo dei brevetti dopo che il Parlamento europeo ha introdotto un emendamento per vietarli all’interno del regolamento sulle nuove tecniche genomiche

La revisione del quadro regolatorio sulle piante geneticamente modificate in corso in Europa ha lo scopo di tenere il passo con i progressi tecnologici e favorire lo sviluppo di un’agricoltura sostenibile. La comunità scientifica, l’industria sementiera e le principali associazioni degli agricoltori ne giudicano positivamente l’impianto, ma c’è ancora qualche diavolo nascosto nei dettagli.    

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L’Italia dagli OGM alle TEA: finale di stagione

Com’eravamo: pieni di speranze per la ricerca agbiotech (anni ’90), ostaggio dell’opposizione agli OGM (anni 2000), rassegnati allo stallo (anni 2010). Come siamo: in piena ripartenza (con 4 notifiche per campi sperimentali presentate nel 2024). Per i veterani del dibattito italiano sulle biotecnologie agrarie, la storia ricostruita da alcuni dei suoi protagonisti sulla rivista della European Molecular Biology Organization è un amarcord che mette ordine nel passato. Per i più giovani sarà un viaggio alla scoperta degli eventi che hanno quasi ucciso questo settore di ricerca e del deus ex machina che l’ha rivitalizzata in extremis.

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Piante TEA: piaceranno ai consumatori?

Gli studi non sono tanti, ma sembrano in accordo tra loro: per il pubblico le piante ottenute con l’editing genomico sono preferibili agli OGM. A fare il punto è un’analisi che sarà pubblicata sul numero di giugno di Current Opinion in Biotechnology. Hans De Steur e i suoi colleghi dell’Università di Ghent, in Belgio, hanno passato in rassegna i dati raccolti finora in diversi paesi del mondo, tra Europa, Asia e Americhe.

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Dopo il voto europeo, coltiviamo un’agricoltura migliore

Siamo lieti di ospitare un intervento di Marco Pasti, tradotto e riadattato da Global Farmer Network

Recentemente il Parlamento europeo ha deciso di dare una chance alle Nuove Tecniche Genomiche in agricoltura (NGT), e questa è una buona notizia per chi, come me, lotta per produrre cibo in un periodo di cambiamenti climatici. Nella mia azienda agricola vicino a Venezia mi dedico a una varietà di colture: mais, soia, grano e altro ancora. Con l’avvicinarsi della primavera abbiamo potato noci e viti da vino e abbiamo preparato il letto di semina per le barbabietole da zucchero. Puntiamo all’efficienza e alla sostenibilità, soprattutto per adattarci a un clima mutevole e imprevedibile. Il nostro obiettivo ogni anno è quello di coltivare tanto e bene, in modo da guadagnarci da vivere e permettere ai consumatori di godere di alimenti sicuri, genuini, convenienti e abbondanti.

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Piante TEA: la versione del Parlamento UE

Non c’è dubbio che si tratti di una buona notizia: il 7 febbraio il Parlamento Europeo ha approvato la proposta di regolamentazione della Commissione sulle Nuove Tecniche Genomiche (la sigla in inglese è NGT, ma in Italia sono spesso chiamate TEA, che sta per Tecniche di Evoluzione Assistita). Alcuni degli emendamenti approvati (in particolare quello sulle modificazioni genetiche ammesse) hanno l’effetto di migliorare il testo, altri rischiano di rappresentare un problema e dovrebbero essere riconsiderati durante il processo di triangolazione con gli Stati membri (in particolare quello sull’etichettatura di tutti i prodotti finali, anche se non contengono geni estranei). A seguire riportiamo i punti principali della posizione espressa in proposito il 14 febbraio dall’EPSO che riunisce gli scienziati europei.

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Cellule armate contro la sclerosi multipla e altre CRISPR news

Chi si interessa alle terapie avanzate in campo oncologico conosce bene la sigla CAR-T. Si tratta di linfociti T modificati (anche con l’aiuto di CRISPR) per riconoscere e attaccare meglio le cellule tumorali, e si sono già rivelati una strategia vincente per i tumori del sangue. La novità è che si sta facendo strada la convinzione che un approccio simile possa dimostrarsi utile anche per la sclerosi multipla, che è una malattia autoimmune. L’idea consiste nell’usare le CAR-T per impedire ai linfociti B dei malati di attaccare le cellule nervose, anche nel cervello. La prima sperimentazione clinica è ai nastri di partenza negli Usa, per saperne di più c’è questa news di Nature.

Veniamo alle TEA, o Nuove Tecniche Genomiche per usare l’espressione dei documenti ufficiali europei sulle nuove biotecnologie agrarie. La proposta di regolamentazione della Commissione europea (approvata dal Parlamento UE il 7 febbraio) esclude l’utilizzo di piante editate o cisgeniche nell’agricoltura organica, ma tra i produttori del biologico iniziano a farsi avanti le prime voci aperturiste, che fanno sperare in una possibile convivenza pacifica tra i diversi tipi di coltivazioni negli anni a venire.

Per finire segnaliamo l’ultimo avanzamento in campo zootecnico: i maiali resistenti ai virus porcini ottenuti grazie all’editing genetico. Il paper è uscito sul CRISPR Journal, ma potete leggerne anche su GEN.

Cara Europa ti scrivo – firmato Charpentier, Doudna e altri mille scienziati per le TEA

Cari membri del Parlamento europeo,

in questi tempi di crisi climatica, perdita di biodiversità e rinnovata insicurezza alimentare, un approccio scientifico e basato su prove è essenziale sotto ogni aspetto. Ora più che mai, dobbiamo elevarci al di sopra dell’ideologia e del dogmatismo. È per questo che noi sottoscritti ci rivolgiamo a voi e vi esortiamo a considerare attentamente i benefici dell’adozione delle Nuove Tecniche Genomiche (NGT) nelle vostre prossime decisioni parlamentari [Ndr In Italia si usa spesso la sigla TEA al posto di NGT]. Come cittadini preoccupati che credono nel potere della scienza di migliorare le nostre vite e il nostro rapporto con il pianeta, vi esortiamo a votare a favore delle NGT, allineando le vostre decisioni ai progressi della comprensione scientifica. La selezione convenzionale per le colture resistenti al clima (con l’incrocio di alcuni tratti, la successiva selezione e poi il reincrocio per eliminare i tratti indesiderati) richiede troppo tempo. Ci vogliono anni, persino decenni. Non abbiamo questo tempo in un’epoca di emergenza climatica.

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Bio & biotech, un’alleanza possibile?

Lo sviluppo delle Tecniche di evoluzione assistita o Tea (CRISPR in testa) sta lentamente ridisegnando gli schieramenti in campo. Alcuni soggetti da sempre ostili agli OGM classici hanno deciso di aprire la porta alle opportunità offerte dalla “genetica green” di precisione (Coldiretti, ad esempio). Altri (per esempio Greenpeace, nonostante qualche isolata e coraggiosa avanguardia) hanno confermato un’opposizione di principio, persino nei casi in cui l’intervento è talmente leggero da rendere le piante concretamente indistinguibili da quelle sviluppate con tecniche convenzionali. Quanto alla galassia dell’agricoltura biologica appare ferma, eppure qualcosa si muove.

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