Sasso carta forbici: le zanzare CRISPR giocano a morra cinese

L’antico gioco che si fa con le mani è un’utile metafora per spiegare l’ultimo studio del gruppo di Andrea Crisanti sulla strategia dei drive genetici contro la malaria, pubblicato il 25 giugno su Nature Communications. Rock-paper-scissors. Le forbici, ovviamente, sono quelle della tecnologia di editing genomico CRISPR/Cas9, premiata con il Nobel per la chimica 2020. La carta è la sequenza bersaglio sul DNA, contro cui sono indirizzate le forbici genetiche. E il sasso?

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CRISPR Journal da leggere

Questo è davvero un numero con tanti articoli di interesse generale, su tutte le principali applicazioni di CRISPR. Imperdibile Fyodor Urnov, che con il suo martello Crispr e la falce dell’anemia, ragiona sui successi e sulle sfide degli interventi di terapia genica per le emoglobinopatie. Il direttore della rivista Rodolphe Barrangou analizza insieme a due colleghi le promesse (infrante) per un’agricoltura biotech sostenibile. Un gruppo di specialisti, tra cui Andrea Crisanti, propone un codice etico per i gene drive, basato su responsabilità scientifica, stewardship ecologica, coinvolgimento della società e condivisione dei benefici.

Zanzare all-male, la nuova strategia genetica per la malaria

Credit Alekos Simoni

Il nome di Andrea Crisanti è noto ai più per il caso studio di Vo’ Euganeo e per la strategia di sorveglianza attiva che sta aiutando il Veneto ad arginare l’epidemia di COVID-19. Ma il medico romano è anche il pioniere di una tecnologia di frontiera per il controllo della malaria: i “gene drive”. L’idea, sviluppata con il suo gruppo di ricerca dell’Imperial College di Londra e pubblicata l’11 maggio su Nature Biotechnology, consiste nel modificare le zanzare che trasmettono il plasmodio della malaria, appartenenti alla specie Anopheles gambiae, in modo tale da far nascere solo gli esemplari del sesso che non punge. Non essendoci abbastanza femmine per sostenere la riproduzione, le popolazioni di insetti vettori collasserebbero e si fermerebbe la trasmissione della malattia. (Continua su Osservatorio Terapie Avanzate)

Un gene sconfiggerà la malaria

Female Anopheles gambiae mosquito emerging into adult - 1 small

Anopheles gambiae femmina che raggiunge lo stadio adulto (credit Imperial College)

Immaginate di avere un pulsante. Schiacciandolo potete cancellare dalla faccia della Terra l’animale più pericoloso che esista: la zanzara Anopheles gambiae, responsabile della trasmissione della malaria. Salvereste centinaia di migliaia di vite all’anno, tra cui tanti bambini, ma condannereste una specie all’estinzione. Cosa fate? È arrivato il momento di pensarci, perché un pulsante del genere esiste davvero. Lo ha dimostrato un gruppo dell’Imperial College di Londra diretto da Andrea Crisanti, con il sostegno della Fondazione Bill e Melinda Gates. Continua a leggere

Reazioni genetiche a catena. La frontiera dei “gene drive” parla italiano

OLYMPUS DIGITAL CAMERAIl vaccino tarda ad arrivare, le zanzariere non bastano, bonificare l’Africa sembra un’impresa impossibile. Ma per sconfiggere la malaria c’è una nuova speranza, che arriva direttamente dalla frontiera più avanzata della tecnologia per la modificazione genetica CRISPR. Lo stratagemma prevede una specie di reazione genetica a catena, che può essere utilizzata dai ricercatori per ridurre drammaticamente il numero delle zanzare responsabili della trasmissione del plasmodio, il parassita responsabile della malaria. A renderla possibile sono degli elementi che sono detti “drive genetici” o “gene drive” e funzionano come degli acceleratori per la diffusione dei geni di interesse. In questo caso geni dannosi per le zanzare della specie Anopheles gambiae e utili a noi. Normalmente, in accordo con le leggi di Mendel, un gene ha il 50% di probabilità di essere trasmesso da un genitore a un figlio, ma se viene guidato con un drive le sue chance sfiorano il 100%. È così che nel giro di qualche generazione un gene programmato per danneggiare una specie nociva può propagarsi con un effetto domino in tutta la popolazione, fino a  farla collassare. Questo  filone di ricerca avveniristico ha tra i suoi fondatori un medico italiano: Andrea Crisanti, dell’Imperial College London. Lo abbiamo intervistato per farci spiegare tempi e modi, punti di forza e rischi di questo approccio. Grazie al suo impegno il progetto internazionale “Target malaria”, finanziato dalla Fondazione Bill & Melinda Gates, vede in prima linea l’italianissimo Polo di genomica, genetica e biologia, con i laboratori di Perugia e Terni. Quest’ultimo ospita delle speciali camere climatiche che riproducono le condizioni tropicali per valutare in modo realistico l’efficacia, la stabilità e la dinamica di diffusione dei gene drive su popolazioni di zanzare contenute in gabbie ad alto grado di sicurezza e in isolamento ecologico. Continua a leggere

Le zanzare editate contro la malaria sul Corriere

target malaria open days

Ho visitato per il Corriere della sera il nuovo laboratorio di ecologia-genetica del Polo GGB di Terni, dove stanno per arrivare le zanzare biotech del progetto internazionale Target Malaria, quello finanziato da Bill Gates. Per due giorni potranno farlo anche studenti, insegnanti, cittadini. Le parole d’ordine sono trasparenza e public engagement.