CRISPR-GPT: un copilota per l’editing

Nature Biomedical Engineering ha presentato un chatbot creato appositamente per aiutare i principianti a fare i primi esperimenti e facilitare il lavoro ai ricercatori già esperti

Da quanto è stata descritta su Science nel 2012, nel celebre paper di Emmanuelle Charpentier e Jennifer Doudna, il successo della tecnica CRISPR è stato spiegato con una serie di aggettivi: economica, precisa, facile da usare. Ma poiché tutto è relativo, vale la pena chiedersi: facile quanto e rispetto a cosa? Se confrontata con le precedenti piattaforme di editing genetico, CRISPR è molto più semplice da adoperare. Mentre prima solo pochi centri altamente specializzati potevano eseguire questi esperimenti, con CRISPR può bastare un laboratorio standard, una manualità da comune biologo e una buona dimestichezza con la bioinformatica. I novellini però hanno bisogno di una guida e anche i ricercatori esperti possono incontrare dei problemi. (Continua su Osservatorio Terapie Avanzate)

CRISPR news dal mondo

Una piccola carrellata delle notizie che ci siamo persi durante il mese di agosto. L’agenzia Reuters racconta le polemiche sui cavalli editati dalla Kheiron Biotech per il potenziamento dei muscoli. In Argentina le tecnologie riproduttive veterinarie sono all’avanguardia e il ricorso alla clonazione in campo ippico è accettata, ma per ora gli animali geneticamente editati non sono ammessi alle competizioni di polo.

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L’RNA censurato? Speriamo sia un equivoco

fonte: Nature Biotechnology

Gira voce che l’RNA sia caduto politicamente in disgrazia, presumibilmente in quanto molecola chiave per i vaccini di nuova generazione che hanno debuttato contro il Covid, dunque simbolo sgradito all’amministrazione USA ai tempi di Robert F. Kennedy Jr. e Donald Trump. Secondo indiscrezioni ai ricercatori americani sarebbe stato consigliato di rimuovere, in particolare, i riferimenti all’RNA messaggero dai progetti di ricerca che competono per i finanziamenti pubblici.

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CRISPR da copertina sull’Economist

Sembra la cover di un magazine dedicato al design e invece è il supplemento tecnologico pubblicato dall’Economist a marzo. “L’età di CRISPR”, recita il titolo. All’interno ben otto articoli dedicati ai filoni più caldi dell’editing genomico: dalle terapie geniche aglli xenotrapianti, dai gene drive alle piante geneticamente corrette. Non nasconde le difficoltà, tra company dell’editing a corto di finanziatori e difficoltà regolatorie. Comunque il tono è quello giusto: la fase del sensazionalismo è passata, ma CRISPR è qui per restare.

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A come avocado, B come banana, C come cannabis CRISPR

A che punto è l’applicazione di CRISPR in agricoltura? Il 2024 è stato un anno di svolta in Italia, con le prime sperimentazioni in campo di riso e vite editati per resistere meglio ad alcune malattie fungine. E nel resto del mondo? L’Innovative Genomics Institute ha fotografato lo stato dell’arte e il bilancio è positivo. Diamo un’occhiata insieme.

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