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Un giorno con Emmanuelle Charpentier

World CRISPR Day: micro-mondi e mega-prospettive

Il 20 ottobre la comunità di CRISPR è solita riunirsi virtualmente per festeggiare i successi, discutere i problemi, prepararsi alle prossime sfide (Osservatorio Terapie Avanzate ne parla qui). In Italia Assosementi ha colto l’occasione della ricorrenza per sottolineare il potenziale di CRISPR in agricoltura, attraverso quattro casi studio: il mais resistente alla siccità, i pomodori arricchiti di vitamina D, il frumento resistente ai funghi e le viti immuni alle malattie fungine. Il bello della piattaforma CRISPR è proprio questo: può arrivare dappertutto e servire tanti scopi diversi, può curare le cellule umane e fiorire nei campi. Pensare alle scale di grandezza che è in grado di abbracciare ha l’effetto di una vertigine genomica. Proviamo a farlo con l’aiuto del CRISPR Journal che dà i numeri nell’ultimo editoriale intitolato “Extreme Genome Editing”.
Continua a leggereCraspasi, le nuove sorprendenti forbici CRISPR
Il modello classico di CRISPR taglia il DNA. Altre versioni recidono l’RNA. Ma adesso nella cassetta degli attrezzi delle nuove biotecnologie potrebbe arrivare uno strumento che prende di mira le proteine: una caspasi guidata da CRISPR, già ribattezzata Craspasi. Quello che resta costante è che tutti questi strumenti sono programmabili, grazie alla molecola guida che individua il bersaglio desiderato. Non fanno come i trituradocumenti, piuttosto agiscono come bisturi. Eliminare selettivamente le proteine, unendo i poteri di programmabilità di CRISPR con la capacità di tagliare le proteine delle caspasi, potrebbe essere molto utile sia per la ricerca di base che per quella applicata.
Continua a leggereEmmanuelle Charpentier a Vico Equense
Il 7 ottobre avrò l’onore di premiare la co-inventrice di CRISPR.

Nuove CRISPR imprenditrici crescono

Il programma di chiama Women in Enterprising Science (WIES) ed è frutto di una collaborazione tra l’Istituto sulla genomica innovativa (IGI) creato da Jennifer Doudna a Berkeley e la fondazione dell’imprenditrice di Hong Kong Solina Chau Hoi Shuen. L’iniziativa ha come scopo la promozione dell’imprenditoria femminile nelle biotecnologie emergenti, a cominciare da CRISPR che è stata inventata da due donne e continua a essere sviluppata da tante ricercatrici di talento (si veda la gallery pubblicata su questo blog l’8 marzo).
Continua a leggereIl blog va in vacanza, a presto!

CRISPR a Radio CICAP

Buon compleanno CRISPR!

II 17 agosto, se si considera il numero di Science su carta, le forbici genetiche Crispr compiranno 10 anni. Il lavoro che ne ha annunciato l’invenzione, infatti, usciva sulla rivista scientifica nell’estate 2012. Nel frattempo la tecnica è entrata in decine di sperimentazioni cliniche, ha ottenuto i primi successi e regalato il Nobel a Emmanuelle Charpentier e Jennifer Doudna. In questo decennio, inoltre, Crispr si è evoluta. Non è più un’unica tecnica di modificazione genetica, ma una sigla ombrello, che ne comprende tante. Ognuna con i suoi pregi e qualche difetto. Luigi Naldini, pioniere della terapia genica alla vecchia e alla nuova maniera, condivide il diffuso entusiasmo per i risultati rapidamente ottenuti per alcune malattie rare. Ma il genetista dell’Istituto San Raffaele Telethon di Milano è poco incline alle celebrazioni e preferisce soffermarsi sui dubbi da fugare per proseguire in sicurezza il cammino.
Continua a leggereUna nuova rivista, con tante cose CRISPR

Si chiama GEN Biotechnology ed è già arrivata alla terza uscita, ma io ho ricevuto solo ora il mio numero inaugurale su carta (grazie!). Ha lo stesso editore e la stessa passione per le frontiere biotech del CRISPR Journal. Ecco le gemme CRISPR contenute nella “inaugural issue”:
On the money – CRISPR genome editing into the second decade (by G. Livshits)
News and views – Outsmarting delivery barriers in vivo: base editing via next-generation virus-like particles (by Ross C. Wilson)
Review – Gene editing: the next breakthrough technology in our 10,000-year journey of crop improvement (by W. Smic)
Review – Genome editing of pluripotent stem cells for adoptive and regenerative cell therapies (by R. Blassberg)