Le mie interviste in qualità di finalista del Premio Galileo ai giornali digitali Linkiesta e Sul Romanzo
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Prima abbiamo imparato che il sistema di editing CRISPR-Cas9 taglia il DNA per modificarlo, e questa è la ricetta classica, evergreen. Poi abbiamo scoperto che è possibile trasformare una lettera in un’altra senza tagliare, grazie ai nuovi correttori di basi, che rappresentano l’ultima tendenza. Ma la cassetta degli attrezzi di CRISPR è molto più ricca e variegata. Esistono varianti con le forbici disattivate, ma accessoriate con altri componenti utili allo studio del genoma. Può trattarsi di attivatori della trascrizione, per aumentare il livello di espressione del gene scelto come bersaglio. O di repressori della trascrizione, per silenziarlo temporaneamente. Oppure di proteine fluorescenti per visualizzare l’architettura tridimensionale dei cromosomi. I dettagli tecnici sono spiegati in questo poster di Nature Methods. Ma non perdetevi il video di animazione che lo accompagna: “Ciò che è stato ottenuto finora potrebbe essere solo la punta dell’iceberg. La rivoluzione di CRISPR non è ancora finita”.
Il pionere dell’editing genomico ragiona sul futuro delle scienze della vita su MIT Technology Review. La ricerca di base ha inaspettatamente portato allo sviluppo di tecnologie rivoluzionarie come CRISPR, scrive Feng Zhang. CRISPR sta restituendo il favore, potenziando la nostra capacità di studiare l’ampiezza della diversità presente in natura. Uno sguardo d’autore su questo momento magico per la biologia.
(dalla puntata del 21 giugno 2017)