Anno 2045, l’umanità vive al culmine dell’era CRISPR. Gli Stati Uniti hanno perso via via la fiducia nella scienza e, insieme a questa, la supremazia scientifica. La capitale tecnologica del mondo è ormai Singapore. In “Change Agent”, il techno-thriller firmato da Daniel Suarez, la notte è rischiarata da alberi bioluminescenti, i bambini giocano con animali neotenici, chi vuole lo sballo se lo procura con molecole su misura per il proprio genoma. Il diritto internazionale proibisce di editare il DNA umano, se non per una ristretta lista di malattie genetiche approvata dall’Onu. Ma pochi anni dopo la ratifica, l’UN Treaty on Genetic Modificaction è già lettera morta. Continua a leggere
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A Galileo piace CRISPR
“E l’uomo creò l’uomo. CRISPR e la rivoluzione dell’editing genomico” è entrato nella cinquina del Premio Letterario Galileo. Ora la parola passa alla giuria popolare. Intanto grazie!
CRISPR su Altreconomia
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Tre assaggi del CRISPR Journal
Uno, c’è l’entusiasmo dell’editoriale inaugurale di Rodolphe Barrangou, il direttore della nuova rivista tutta dedicata a CRISPR. Con i suoi studi sui batteri ha aperto la strada alla prima applicazione utile del sistema CRISPR, nella produzione di yogurt e formaggi. Lasciata la ricerca privata alla DuPont per quella pubblica alla N.C. State University, Barrangou continua a dedicarsi al settore alimentare e questo nella foto è il suo team. Continua a leggere
Zhang e il futuro delle scienze della vita
Il pionere dell’editing genomico ragiona sul futuro delle scienze della vita su MIT Technology Review. La ricerca di base ha inaspettatamente portato allo sviluppo di tecnologie rivoluzionarie come CRISPR, scrive Feng Zhang. CRISPR sta restituendo il favore, potenziando la nostra capacità di studiare l’ampiezza della diversità presente in natura. Uno sguardo d’autore su questo momento magico per la biologia.
CRISPR su MicroMega
Parlano di noi
Il giornale dell’Università di Padova: E l’uomo creò l’uomo, testo non certo semplicistico ma abbordabile anche per i non addetti ai lavori e appetibile per chi avrebbe più orecchio per temi sociali ed umanistici grazie ai molti riferimenti dotti e pop a universi storico, letterari, cinematografici con cui la Meldolesi, biologa con master in comunicazione della scienza, arricchisce la narrazione scientifica […].
Il magazine Strade: Come racconta la giornalista Anna Meldolesi nel suo libro, l’idea di sfruttare questo raffinato meccanismo per applicazioni biotech è venuta a tre scienziati che oggi si contendono brevetti e che un domani si contenderanno quasi certamente un premio Nobel: sono l’americana Jennifer Doudna, la francese Emmanuelle Charpentier e il cinese Feng Zhang […].