Il vino ha bisogno di innovazione genetica

(vigna friulana, dalla presentazione di M. Morgante)

CRISPeR Mania ha il piacere di pubblicare il testo della presentazione che Michele Morgante (Università di Udine) ha tenuto il 6 giugno al Workshop virtuale sulle biotecnologie Innovative e gli approcci regolatori organizzato dall’Ambasciata e dal Dipartimento dell’agricoltura degli Stati Uniti.

Continua a leggere

L’editing in agricoltura, secondo C.S. Prakash

L’evoluzione del mais

L’8 e 9 giugno 2021 l’Ambasciata Usa ha organizzato un Workshop virtuale sulle biotecnologie innovative a cui hanno partecipato esperti di diversi paesi. Quello che segue è il testo dell’intervento di C.S. Prakash della Tuskegee University, uno degli scienziati più impegnati al mondo nel dibattito pubblico sul potenziale delle biotecnologie in agricoltura.

Continua a leggere

Piante CRISPR, a che punto siamo

Credit Pairwise Plants

Buone notizie dagli Stati Uniti, che hanno approvato nuove regole per le piante geneticamente modificate. Per quanto riguarda l’uso di CRISPR, non sono necessari controlli mirati se il prodotto avrebbe potuto essere ottenuto anche attraverso gli incroci. Via libera dunque all’editing di poche basi, alle delezioni, e anche allo spostamento intragenomico di sequenze per facilitarne la trasmissione coordinata durante gli incroci.

Continua a leggere

Tre speranze per CRISPR

easter eggs

Assoluzione per non aver commesso il fatto: Nature Methods ha ritirato lo studio che accusava CRISPR di causare un gran numero di mutazioni fuori bersaglio dopo che gli autori hanno ammesso che i risultati, molto probabilmente, erano sbagliati. Fino a prova contraria, dunque, la precisione si conferma una delle doti di CRISPR. E speriamo che d’ora in poi le pubblicazioni che vogliono mettere alla prova la tecnica siano altrettanto precise.   Continua a leggere

La carica delle piante CRISPR, in campo a tempo di record

SoybeansLe piante il cui genoma è stato corretto con la tecnica CRISPR potranno essere coltivate e vendute negli Stati Uniti senza controlli particolarmente onerosi, come le piante ottenute con le tecniche convenzionali di miglioramento genetico e diversamente dai vecchi OGM. Lo ha ribadito il Dipartimento americano dell’agricoltura dando il via libera all’ultima arrivata, una soia sviluppata dagli stessi ricercatori dell’Usda che tollera bene stress idrici e sale grazie all’inattivazione di due geni (Drb2a e Drb2b). Secondo Nature Biotechnology sale dunque a cinque il numero delle piante figlie di CRISPR già deregolamentate dalle autorità d’oltreoceano. Continua a leggere