Assoluzione per non aver commesso il fatto: Nature Methods ha ritirato lo studio che accusava CRISPR di causare un gran numero di mutazioni fuori bersaglio dopo che gli autori hanno ammesso che i risultati, molto probabilmente, erano sbagliati. Fino a prova contraria, dunque, la precisione si conferma una delle doti di CRISPR. E speriamo che d’ora in poi le pubblicazioni che vogliono mettere alla prova la tecnica siano altrettanto precise.
Gli Usa spianano la via all’editing in agricoltura: l’USDA ha annunciato che non intende regolamentare le piante modificate con CRISPR senza l’aggiunta di geni estranei perché sono paragonabili alle piante ottenute con il miglioramento convenzionale. Non resta che sperare che l’Europa segua l’esempio.
La terapia genica diventa “organica”. L’aggettivo è dell’australiano Merlin Crossley, che firma un lavoro su Nature Genetics su anemia falciforme e talassemia. La speranza è che queste malattie si possano curare senza introdurre geni estranei, correggendo il DNA dei pazienti in modo che presenti delle mutazioni benefiche naturali. Il trucco sarà fargli produrre anche in età adulta l’emoglobina di tipo fetale, che ha il pregio di non ostruire i vasi sanguigni.