Un Nobel bellissimo che non deve ripetersi

Ci perdonerà Drew Weissman, ma questo passerà alla storia soprattutto come il Nobel di Katalin Karikó. E forse oltre a essere un premio da festeggiare, è anche un premio che dovrebbe farci arrabbiare. Perché la storia di questa scienziata è troppo straordinaria, per tutti gli ostacoli che ha dovuto affrontare e superare. Si dice sempre che le ragazze hanno bisogno di scienziate modello a cui ispirarsi, Karikó è un bellissimo modello ma speriamo sinceramente che non debba essere di esempio a nessuna, perché non è giusto che una ricercatrice di questo calibro sia stata costretta alla precarietà per decenni e non abbia potuto contare su una cattedra stabile negli Stati Uniti dove si è trasferita dall’Ungheria negli anni ’80 (all’Università della Pennsylvania risulta “adjunct professor”).

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Agrobiotech femminile singolare

Stiamo vivendo una crisi epocale. La FAO ci ricorda che il 40% delle colture va perso ogni anno a causa di insetti a malattie: per ridurre questo intollerabile spreco servono ricerca, innovazione e formazione, ma anche modelli. L’agricoltura è un settore nel quale i modelli femminili sono sottorappresentati e per questo è importante fornirne sempre di nuovi per far sì che le bambine e le ragazze si sentano autorizzate ad ambire a qualunque posizione nella professione e nella vita pubblica. 
L’incontro è un viaggio dietro le quinte del percorso che porta al cibo visto attraverso gli occhi delle ricercatrici e delle agricoltrici che lo vivono in prima persona (link al programma)