
H. Ma et al./Nature
Un anno fa il gruppo di Shoukhrat Mitalipov pubblicava su Nature il suo grande exploit sull’editing di embrioni umani. Lo scienziato della Oregon Health and Science University era riuscito a correggere il gene che causa una malattia cardiaca (MYBPC3) iniettando il sistema CRISPR negli ovociti appena fecondati, ma soprattutto riportava un’efficienza mai ottenuta prima dai gruppi rivali. Oggi sempre Nature fa il punto su quei risultati, pubblicando due analisi critiche e un aggiornamento dello stesso Mitalipov che difende i propri dati e rilancia. Il caso, insomma, è ancora aperto e il dibattito è destinato a continuare. Continua a leggere