Sono proseguite le audizioni sulle nuove biotecnologie davanti alla Commissione agricoltura del Senato. Luigi Cattivelli (Crea) ha illustrato il progetto BIOTECH finanziato dal Ministero dell’agricoltura per valorizzare la biodiversità e accrescere la competitività del made in Italy attraverso cisgenesi ed editing genomico.
Diciassette le specie agrarie interessate, una trentina gli obiettivi perseguiti, tra cui cereali più produttivi, pomodori ad alto valore nutrizionale, uva da tavola senza semi (Le Scienze ha dedicato a questo progetto un approfondimento nel numero di luglio).
Nella sua relazione, che occupa i primi venti minuti del video, Cattivelli propone anche degli esempi utili per confrontare l’editing genomico con la mutagenesi naturale e la mutagenesi indotta con metodi convenzionali, partendo dagli orzi da birra resistenti all’oidio per arrivare al mais ceroso usato per applicazioni industriali.
A seguire sono state audite Roberta Onori e Marzia De Giacomo (Iss) sull’impossibilità di tracciare quei prodotti editati che potrebbero essere stati ottenuti con altri metodi già deregolamentati.
Tutti gli auditi si sono detti d’accordo con il Cnr che, per uscire dall’impasse regolatoria, nella precedente audizione ha proposto di trattare come non-Ogm le piante editate in cui il numero delle lettere modificate è così piccolo (la soglia è 17 basi) da rendere statisticamente impossibile capire l’origine della sequenza.