Il mio libro sul Corriere

A seguire, la recensione di Massimo Sideri, pubblicata il 18 giugno 2019.

La nemesi storica l’ha trovata l’autrice stessa nelle prime pagine del libro: «E due donne crearono l’uomo». Le due donne sono le scienziate Jennifer Doudna e Emmanuelle Charpentier, entrambe premio Nobel per la Chimica 2020, in piena pandemia, per aver dato vita alla rivoluzionaria tecnologia di editing genetico Crispr Cas-9. In sostanza — gli scienziati e l’autrice ci perdonino per la semplificazione estrema — una tecnica per tagliare e incollare pezzi di genoma umano come fossero un testo in word.

L’autrice è Anna Meldolesi, la giornalista che da anni spiega ai lettori del Corriere della Sera luci e ombre del magnifico mondo della scienza. Come in questo caso. Con una premessa: il libro «E l’uomo creò l’uomo, CRISPR e la rivoluzione dell’editing genomico», edito da Bollati Boringhieri, è una nuova edizione del lavoro che Meldolesi aveva già dedicato quattro anni fa, con incredibile lungimiranza, al Crispr, quasi intravedendo il Nobel. Ma alla premessa segue subito un monito: chi avesse avuto la fortuna di leggerlo lo dovrebbe rileggere perché non è lo stesso libro.

Gli altri avranno l’occasione di correggere la distrazione. In soli quattro anni il riconoscimento da parte dell’Accademia reale svedese è ciò che avete letto sui giornali, la breaking news di questa rivoluzione. Eppure, allo stesso tempo, questa è solo la buccia di un nuovo frutto che rischia di essere la nuova mela di Adamo ed Eva. Una tentazione divina irresistibile, capace di dare il Paradiso o scatenare l’ira dei nuovi dei della genetica. La tecnica Crispr promette di correggere i difetti delle malattie ereditarie (il corsivo del termine prudenza è d’obbligo su un tema così delicato e su una frontiera degli eventi come quella del Dna dell’uomo dove il poco che sappiamo è che il 97 per cento è condiviso con l’antenato scimpanzé).

Ma la stessa tecnica scatena allo stesso tempo dilemmi etici che ricordano la follia della razza ariana: un uomo e una donna modellati dai pregiudizi e dalle mode, dalle richieste degne di un catalogo di prodotti. Una chirurgia estetica genetica. Mentre siamo di fronte alla vita umana, il più grande mistero che religiosi, atei e agnostici si trovano a condividere.

Forse non è esagerato dire che la tecnica Crispr, descritta da Meldolesi con un’invidiabile fusione di competenza e chiarezza alla Piero Angela, può trovare un paragone non forzato nella scoperta della struttura satellitare dell’atomo all’inizio del Novecento con Bohr e nella devastante scoperta della possibilità di romperlo, scatenando la bomba atomica, come l’energia nucleare. Ci sono voluti dalla fine della Seconda guerra mondiale alla caduta del muro di Berlino e dell’Urss per trovare una forma di diplomazia condivisa sulla rottura dell’atomo. Ora il quesito è quanto tempo ci vorrà per costruire una diplomazia scientifica ma anche etica e sociale, sul genoma umano. La «creazione» di due bambini geneticamente modificati nel 2018 dallo scienziato He Jiankui, ripudiato e condannato non solo dalla comunità scientifica ma anche dalla giustizia cinese, non deve oscurare le tante possibilità che abbiamo di fronte. Siamo a un bivio. E il libro di Meldolesi è un saggio strumento di conoscenza a cui affidarsi per cercare di rispondere alla nuova domanda del secolo.

Un pensiero su “Il mio libro sul Corriere

  1. Bomba atomica, centrali nucleari, fusione fredda, energia ad impatto 0. Razza ariana, OGM, gemelle editate…cure per le molte patologie eleggibili per intervento genico. Insomma l’uomo parte male ma l’umanità governa la nave, poi, sempre verso il porto del BENE!

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