Craspasi, le nuove sorprendenti forbici CRISPR

Fonte: Ailong Ke

Il modello classico di CRISPR taglia il DNA. Altre versioni recidono l’RNA. Ma adesso nella cassetta degli attrezzi delle nuove biotecnologie potrebbe arrivare uno strumento che prende di mira le proteine: una caspasi guidata da CRISPR, già ribattezzata Craspasi. Quello che resta costante è che tutti questi strumenti sono programmabili, grazie alla molecola guida che individua il bersaglio desiderato. Non fanno come i trituradocumenti, piuttosto agiscono come bisturi. Eliminare selettivamente le proteine, unendo i poteri di programmabilità di CRISPR con la capacità di tagliare le proteine delle caspasi, potrebbe essere molto utile sia per la ricerca di base che per quella applicata.

Ho chiesto a un amico scienziato, Pino Macino, cosa farebbe con una Craspasi. Ecco la sua risposta: “La metterei con promotore optogenetico [ovvero attivabile con un impulso luminoso] per uccidere cellule specifiche in un oraganoide o un embrione animale. Sarebbe molto utile per un bel po’ di studi sullo sviluppo”. Ma è soltanto un esempio possibile.

Qui potete trovare il paper con il ritratto molecolare della Craspasi (avvertenza: è piuttosto complicato), pubblicato quest’estate su Science dal gruppo della Cornell University guidato da Ailong Ke (che sul suo account twitter ha postato anche il video mostrato qui in apertura).

Secondo gli autori poiché le craspasi non toccano il DNA potrebbero essere delle alternative più sicure del sistema CRISPR standard e hanno un potenziale per le applicazioni terapeutiche del futuro.

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