Ospite della trasmissione televisiva Amanpour &Co., intervistata da Walter Isaacson, la scienziata racconta come Berkeley si è attivata per la pandemia e quali sono i filoni di ricerca che usano CRISPR contro il nuovo coronavirus.
All’inizio di marzo, i laboratori dell’università e dell’area circostante si sono riuniti per discutere come rendersi utili alla popolazione effettuando il maggior numero possibile di test per Sars-CoV2. Essendo laboratori accademici, hanno dovuto chiedere le autorizzazioni per effettuare test clinici (quelli approvati da Who e Oms e basati sulla PCR) e stanno ottenendo il via libera dalle autorità competenti della California a tempo di record.
Doudna parla anche di PAC-MAN, che potrebbe usare CRISPR per distruggere i coronavirus e altri virus emergenti (per questo ci vorranno anni) e della possibilità di editare i recettori usati dai virus per impedirne l’ingresso nelle cellule umane (un filone di ricerca di lungo periodo).
Quanto alla proprietà intellettuale, la co-inventrice di CRISPR assicura che i ricercatori del consorzio non vogliono trarre profitti dall’emergenza, ma solo mettere a disposizione le proprie competenze. Una dichiarazione su questo tema potrebbe arrivare presto, annuncia: “Stay tuned.”