Si chiama Nannochloropsis gaditana e rappresenta la nostra migliore chance di vincere la scommessa dei biocarburanti. Questa micro-alga non ha bisogno di acqua dolce per vivere (se la cava bene in ambienti marini e salmastri) e produce una grande quantità di grassi che possono essere facilmente convertiti in biodiesel. Ma le doti naturali vanno coltivate. E questo è ciò che hanno fatto Imad Ajjawi e colleghi alla Synthetic Genomics, raddoppiando il contenuto lipidico di questo organismo con l’aiuto della tecnica di editing genetico CRISPR. Continua a leggere
Craig Venter fa il pieno di biodiesel con CRISPR
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