
La pratica degli innesti è antichissima, ne scriveva già Catone il censore oltre duemila anni fa. Le forbici genetiche CRISPR/Cas9 (abbreviate in CRISPR) invece sono un’invenzione giovane, che apre una porta sul futuro. Dall’incontro tra le due tecniche potrebbe sbocciare la soluzione a un problema cruciale, da cui dipende l’accettazione pubblica della più importante delle Tecnologie di evoluzione assistita: come ottenere facilmente piante geneticamente corrette (in gergo si dice editate) e al tempo stesso ripulite da ogni traccia di DNA estraneo, che possano essere considerate e regolamentate in modo diverso dagli OGM. (Continua su AgriScienza)
Buongiorno a tutti,
tutte queste metodiche che vengono comunicate e sono sicuramente utili per facilitare le conoscenze sul miglioramento genetico delle piante e dall’altro per “cercare” un’accettazione generale da parte dei consumatori. Io credo che avranno purtroppo successo solo per il primo aspetto. Cerco di spiegarmi meglio. Io non voglio considerare i consumatori, di cui peraltro tutti facciamo parte, degli ignoranti. Ma la maggior parte di loro (laureati e non) che non hanno una conoscenza un pò approfondita di tre argomenti quali, evoluzione, domesticazione delle piante coltivate e genetica hanno dei concetti estremamente sbagliati sulle piante coltivate, su come queste siano state prima domesticate e poi migliorate “geneticamente” dalla riscoperta delle leggi di Mendel ad oggi. Forse non si riesce a far comprendere neanche che negli organismi, comprese le piante coltivate, le modificazioni genetiche vengono effettuate continuamente allo scopo di migliorarle sotto molteplici aspetti indipendentemente anche da metodiche di trangenesi, cisgenesi o genome editing.
Per la maggior parte dei consumatori non da fastidio la parola OGM ma il concetto stesso di “modificazione genetica delle piante”. Si ha l’idea che per molti le piante coltivate non siano mai state modificate geneticamente. Sotto certi aspetti si sfocia quasi in un concetto “creazionista”.
E’ quindi mia opinione, e spero tanti di sbagliarmi, il termine non accettato è “genetica”.
Questo termine ha assunto dominio pubblico proprio con gli OGM di cui tutti ne hanno parlato per decine di anni a sproposito. La maggior parte delle persone non saprebbe dire cosa sono gli OGM, men che meno i cisgenici o i prodotti del genome editing.
Appena si parla di modificazione genetica la maggior parte delle persone pensa agli OGM. Basta guardare certi articoli dopo il passaggio al parlamento dell’approvazione della sperimentazione controllata in campo delle “TEA”. SI RIPARLA DI OGM. Acronimo sbagliato: non esistono organismi fra cui piante non OGM.
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