
Ha battuto per due mesi, poi il cuore di maiale geneticamente editato si è fermato. Non sappiamo perché. Certo è che David Bennett, il primo paziente a ricevere un cuore di maiale, è sempre stato in gravi condizioni, anche prima del pionieristico trapianto inter-specie. Non contengono indizi né il comunicato stampa “in memoriam” dell’Università del Maryland né i primi resoconti della stampa statunitense, perciò non sappiamo se l’organo sia stato rigettato. “I medici devono ancora condurre un esame approfondito [Ndr sulle cause del decesso]. Prevedono di pubblicare i risultati su una rivista medica”, scrive il New York Times. E’ presto dunque per capire se ci saranno contraccolpi per il settore: i dati preclinici accumulati finora con i modelli animali e anche con i modelli umani (persone in morte cerebrale che hanno donato il corpo alla scienza) sono incoraggianti ma la Food and Drug Administration sembra orientata ad aspettare ulteriori risultati prima di autorizzare i primi interventi nell’ambito di una sperimentazione clinica.