Il super-comunicatore Adam Rutherford ha fatto una presentazione molto pop alla CRISPRcon 2019. Una sorta di one-man-show in stile TED. Ai presenti è stato chiesto di non filmare né fotografare, ma nulla mi vieta di riprodurre una delle slide più significative della sua presentazione. Si tratta del classico grafico che raffigura il ciclo del sensazionalismo che accompagna le grandi innovazioni scientifiche. Qualche anno fa era stato rilanciato da Carl Zimmer e trova spazio anche nel mio libro “E l’uomo creò l’uomo. CRISPR e la rivoluzione dell’editing genomico”. La novità è che Rutherford, già editor di Nature e poi star della Bbc, posiziona CRISPR in una fase discendente.
Dopo la fase di iper-eccitazione che ha visto questa tecnologia di modificazione genetica scalare la vetta delle aspettative gonfiate, a causa dell’esperimento cinese sulle due gemelline editate CRISPR starebbe già scivolando nella fossa del disincanto. Se questo è davvero il punto in cui si trova CRISPR, è molto probabile che l’enfasi sia destinata a calare ancora un po’. Del resto è quel che accade a tutte le nuove tecnologie dopo la prima fase di innamoramento.
La psicologia collettiva ha tempi diversi dalla ricerca scientifica, perciò aspettiamoci anche che la fiducia in CRISPR poi risalga la china. Man mano che inizieranno a concretizzarsi i primi obiettivi realistici, magari con qualche terapia innovativa o con qualche prodotto apprezzato dai consumatori, auspicabilmente inizierà la passeggiata sulla collina della realizzazione.