La materia oscura dell’universo è fatta di CRISPR. CRISPR è divisibile per zero. CRISPR ha scoperto Jennifer Doudna, non viceversa. Sfogliate questa galleria di tweet e, se ci avete preso gusto, procuratevi l’articolo che l’antropologa culturale Leah Lowthorp dedica a questo fenomeno sul Journal of American Folklore. Analizza le reazioni ironiche della comunità scientifica alle esagerazioni giornalistiche sugli strapoteri dell’editing genomico. L’Oscar dell’iperbole se lo è aggiudicato Wired nel 2015, perciò la studiosa si concentra sul twitstorm che ne è seguito. In risposta ai miti propagandati sulla copertina della rivista (“Zero fame, zero inquinamento, zero malattie. E la fine della vita che conosciamo”), Twitter è stata invasa dall’hashtag #CRISPRfacts. Il primo tweet è partito da Daniel MacArthur (Harvard-MIT). Poi è arrivata una tempesta di cinguettii (oltre 1.500 in due giorni) con riferimenti che vanno da Donald Trump e Beyoncé. Perché la CRISPeRmania è anche una cosa da ridere.
CRISPR da ridere
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