
Nella notte tra il 12 e il 13 febbraio ignoti vandali hanno fatto irruzione nel campo sperimentale dell’Università di Verona danneggiando le viti Chardonnay editate per combattere un’infezione fungina. Lo scorso settembre l’avvio della sperimentazione era stato festeggiato da ricercatori, produttori ed esponenti politici di spicco (dal ministro Lollobrigida al presidente di Coldiretti Ettore Prandini), perché si trattava di un primato italiano (il primo campo con viti TEA/NGT avviato in Europa) e di un passo avanti verso una viticoltura più sana e sostenibile, meno dipendente dagli agrofarmaci.
Prima delle viti era toccato al riso editato dell’Università di Milano per resistere a un altro fungo: dopo essere stato piantato, è stato vandalizzato e solo parzialmente recuperato dai ricercatori. In attesa di capire come proseguirà la sperimentazione di Verona, quanto questo gesto brutale e ideologico peserà sul futuro delle altre sperimentazioni già autorizzate o in corso di autorizzazione, se ci sarà la volontà politica di contrastare seriamente questi reati, magari inquadrandoli anche nella cornice della legge anti-ecovandali, vi segnaliamo alcuni degli articoli usciti a caldo sulla stampa nazionale.
“I danni e l’ipocrisia degli ecoterroristi che distruggono piante di vite in Valpolicella”, di Enrico Bucci sul Foglio
“Il primo vigneto sperimentale di vite Tea in Italia è stato distrutto”, di Giovanni Seu su Wired
“Dopo il riso la vite: altro attacco contro le sperimentazioni Tea”, di Paolo Viana su Avvenire
“Vandali nel vigneto dell’ateneo, ricerca a rischio. Lollobrigida: «L’innovazione non si ferma». Coldiretti: «Non sono Ogm»”, di Camilla Madinelli su L’Arena
“Tecniche di evoluzione assistita sotto attacco: distrutto un vigneto sperimentale a Verona”, di Giorgio dell’Orefice sul Sole 24 Ore